Dieta per dimagrire: cosa dice la nutrizionista

È vero che esiste solo la dieta per dimagrire? In realtà, non è proprio così. Vediamo insieme perché.

La parola dieta viene dal greco “diaita” che significa corretta alimentazione, corretto stile di vita. Tuttavia, nel linguaggio comune, l’uso di questo termine è stato alterato. Per cui, ogni volta che si parla di dieta si pensa ad una restrizione alimentare, una riduzione dell’apporto calorico che mette in sofferenza, agitazione e stress da un punto di vista psicologico, chi vuole perdere peso.

Con questo tipo di approccio verrà ben presto a mancare la costanza nel seguire qualunque piano alimentare. Per stabilire se un soggetto necessita di una dieta per dimagrire o intervento dietetico di qualunque genere, è necessario innanzitutto effettuare una approfondita anamnesi per individuare lo stato di salute dell’individuo.

dieta per dimagrire

Dieta per dimagrire: la valutazione dello stato di salute

Come anticipato, prima ancora di definire se l’individuo ha bisogno di una dieta per dimagrire, è necessario eseguire un’attenta analisi del suo stato di salute. Proprio per questo motivo diventa fondamentale rivolgersi ad una nutrizionista o ad un professionista del settore.

L’analisi dello stato di salute dell’individuo tiene conto di:

  • (patologie presenti e passate, esame analisi biochimico-cliniche, farmaci assunti, variabilità storica del peso)
  • le abitudini alimentari;
  • individuazione dei dati antropometrici (altezza, peso, costituzione ossea, circonferenze vita, addome, fianchi);
  • la composizione corporea.

 

Tutto questo avviene attraverso un test chiamato “impedenziometrico” (eseguito tramite un apposito strumento medicale di ultima generazione) che permette di avere un resoconto completo sulla composizione corporea dell’individuo, indicando:

  • massa grassa;
  • massa muscolare;
  • idratazione totale;
  • ritenzione idrica;
  • metabolismo basale.

Dieta per dimagrire: la valutazione delle abitudini alimentari e l'elaborazione di un piano

Si procede nel calcolare il valore calorico e qualitativo introdotto abitualmente. Su queste abitudini si elaborerà il piano alimentare personalizzato: questo comprenderà, qualora necessario, riduzioni in peso di alcuni macronutrienti e anche assunzione/eliminazioni di altri cibi non idonei alle esigenze del soggetto in esame.

È importante che chi inizia una dieta comprenda che quello che sta seguendo è un piano alimentare e non una restrizione! Questo significa che si può continuare in tutta serenità a svolgere una vita pubblica, continuando a frequentare amici e a concedersi pasti (saltuari) fuori casa.

Naturalmente con l’aiuto di un nutrizionista dovrà capire quali sono le buone abitudini da mantenere e quali invece modificare.

Credi che per mangiare sano sia necessario mangiare cibi “noiosi” e poco appetitosi? Ti stai sbagliando di grosso! Per scoprire qualche ricetta sana ma gustosa, dai un’occhiata al mio Blog di ricette! 

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